Caltabellotta: ritenuti socialmente pericolosi, sequestrati beni per 650 mila euro a due coniugi

2' di lettura 14/04/2023 - I militari della Guardia di Finanza di Sciacca hanno eseguito il decreto con cui il Tribunale di Palermo – Sezione I Penale e Misure di Prevenzione - ha disposto il sequestro dei beni immobili e mobili registrati nella disponibilità di una coppia di coniugi residenti a Caltabellotta.

Il provvedimento cautelare è stato richiesto dalla Procura di Sciacca, che ha avanzato al Tribunale di Palermo proposta per l’applicazione nei confronti dei due coniugi delle misure di prevenzione personali e patrimoniali previste dal codice antimafia, poiché ritenuti soggetti “socialmente pericolosi” in quanto vivono abitualmente con proventi di attività delittuose. I due coniugi sono coinvolti in numerosi procedimenti penali, alcuni dei quali già definiti con sentenza di condanna, per i reati di truffa aggravata e millantato credito, commessi dal 2014 al 2020, e per il reato di associazione a delinquere finalizzato alla commissione di truffe analoghe.

Agli stessi viene contestato, seppur con ruoli e responsabilità diversi fra loro, di aver falsamente prospettato a più persone di poterli agevolare nell’assunzione presso una importante società di capitali di rilevanza nazionale operante nel settore dei servizi finanziari, di cui erano entrambi dipendenti, ottenendo in cambio il versamento di consistenti somme di denaro. A tal fine i due coniugi avevano anche predisposto una fittizia sede sindacale in Palermo all’interno della quale venivano ricevute le ignare vittime, a cui venivano poi fatti sottoscrivere falsi contratti di lavoro e fornite rassicurazioni in ordine al buon esito dell’operazione di assunzione, ricevendo in cambio cospicue somme di denaro, oggetto di successivo trasferimento all’estero.

Gli accertamenti di natura economico-patrimoniale e finanziaria condotti nei confronti della coppia hanno evidenziato l’assoluta incompatibilità tra il patrimonio acquistato e nella disponibilità della coppia ed i redditi dalla stessa dichiarati ai fini delle imposte sulle persone fisiche, con una sproporzione tra entrate lecite ed uscite costante nel tempo e via via progressiva, tale da indurre il Tribunale di Palermo a ritenere che tutti gli acquisti effettuati, almeno a partire dal 2014, fossero stati realizzati utilizzando proventi derivanti da attività illecite.

Le operazioni di sequestro hanno interessato, in particolare, un’abitazione ed un compendio immobiliare ad uso commerciale siti nel comune di Caltabellotta e due autovetture, per un valore complessivo stimato in 670.000 euro.






Questo è un articolo pubblicato il 14-04-2023 alle 12:26 sul giornale del 15 aprile 2023 - 40 letture

In questo articolo si parla di cronaca, redazione, articolo

Licenza Creative Commons L'indirizzo breve https://vivere.me/d3Lc





logoEV
qrcode